Yamaha Tracer 900: tanto a poco

Ci eravamo subito innamorati del tre cilindri Yamaha da 847 cc sulla MT-09 e anche in questa evoluzione, maggiormente votata al turismo grazie a mappature specifiche, si riconferma uno dei propulsori più interessanti attualmente in commercio

Tanta coppia (87,5 Nm a 8.500 giri), la giusta dose di cavalli (115 Cv a 10.000 giri) e un carattere che a seconda della mappatura impostata (tre quelle disponibili di serie e di come si utilizza il polso destro passa dal fluido al cattivo in un batter d’occhio. Ma con la Tracer Yamaha ha fatto centro sotto molteplici punti di vista. A cominciare dal prezzo, veramente interessante in relazione ai contenuti tecnici e alla dotazione di serie.

Da questo punto di vista per le poche rivali è vita dura e anche se non ci sono particolari pregiati o gadget iper-tecnologici la Tracer 900 ha tutto ciò che occorre, compreso cavalletto centrale, cupolino regolabile senza attrezzi su tre differenti altezze, paramani, manubrio riposizionabile e sella regolabile in altezza (845/860 mm), un grande display che offre moltissime informazioni, Abs, controllo di trazione disinseribile, presa accendisigari a portata di mano e portapacchi. Il tutto in n corpo agile e snello per divertirsi (e tanto) nel misto e sgattaiolare agevolmente anche nel traffico, senza sacrificare troppo in termini di confort sulle lunghe percorrenze, dove grazie alla leggerezza e alla spinta del motore si viaggia bene anche in due a pieno carico. Paragonare la Tracer 900 a moto più blasonate e potenti come la Multistrada non sarebbe corretto, non fosse altro per l’abisso in termini di prezzo, ma la “piccola” Yamaha si difende benissimo e per certi versi è addirittura più divertente, soprattutto se si bada al sodo e non ci si lascia ammaliare da raffinatezze e potenze sempre più difficili da sfruttare realmente.

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Anche a livello di ciclistica la Tracer 900 è messa decisamente bene. Al bel telaio a diamante con piastre pressofuse in alluminio, dotato di telaietto reggisella più lungo e robusto rispetto a quello della MT-09, è abbinato un pregiato forcellone e sospensioni pluriregolabili. Peccato solo manchi un pomello di regolazione rapida del precarico del mono. Adeguato alle caratteristiche del mezzo l’impianto frenante, che sfoggia una coppia di dischi da 298 mm all’anteriore e un singolo da 245 mm al posteriore, con pinze rispettivamente a quattro e a due pistoncini. L’Abs è tarato molto bene (e lo stesso si può dire per il controllo di trazione) e la frenata risulta modulabile e potente.

Da nuda a tourer, con qualche sbavatura

La versione nuda ci era piaciuta da subito e anche con il vestitino da turismo la 3 cilindri Yamaha resta una moto piacevole anche alla vista. A nostro avviso si sarebbe potuto lavorare un po’ meglio sulla coda, dove il doppio faro risulta un po’ posticcio, e anche all’interno del cupolino, una zona rimasta un po’ disordinata. Per contro su una moto di questa fascia di prezzo troviamo tanti accessori di serie, gruppi ottici a led, paramani molto protettivi e una qualità costruttiva che a dispetto di materiali semplici è di ottimo livello. A voler essere proprio critici i paramani sporgono un po’ troppo a causa dei distanziali posti al manubrio e il cupolino innesca qualche vibrazione causata dai punti di ancoraggio un po’ troppo bassi. Il rapporto prezzo/prestazioni/qualità resta però eccellente.

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Un plauso ai tecnici Yamaha va sicuramente per come hanno integrato lo scarico nella linea. Difficile trovarne uno di serie altrettanto bello. Tra gli accessori troviamo l’immancabile set di borse, il un supporto per il navigatore, le manopole riscaldate e il paramotore, a cui si aggiungono moltissimi accessori aftermarket.

In sella

Bassa da terra e leggera (210 kg in ordine di marcia con il pieno, 190 a secco), la Tracer 900 mette immediatamente a proprio agio anche grazie a una posizione di guida veramente azzeccata. Sembra di guidare una grossa enduro ma con dimensioni e pesi decisamente più favorevoli. Girata la chiave di accensione si capisce che il motore ha un bel caratterino e bastano pochi chilometri per apprezzare la grande agilità della moto in ogni condizione; sembra molto più leggera del peso dichiarato. Telaio e ciclistica sono ben intonati al fantastico tre cilindri ed è un peccato non poter memorizzare la mappatura scelta (la centralina si riporta su quella standard ogni volta che spegniamo la moto). In compenso la differenza tra le mappature ci è parsa molto più azzeccata rispetto alla MT-09, caratteristica che permette di sfruttare sempre al meglio sia la grande elasticità del motore (si può riprendere in sesta da poco più di 1.000 giri) sia la spinta corposa fino all’intervento del limitatore.

I 18 litri di serbatoio (4 in più rispetto alla MT-09) garantiscono autonomie attorno ai 340 Km, con medie attorno ai 19 Km con un litro.

Conclusioni
9.990 Euro prezzo consigliato Franco concessionario con Abs, mappature e controllo di controllo di trazione: è veramente difficile trovare di meglio, considerando non solo le eccellenti prestazioni ma anche la dotazione di serie. La Tracer 900 è adatta a chi cerca una moto polivalente, adatta al turismo ma anche molto divertente nel misto e sufficientemente agile in città. E se proprio volete una risposta alla domanda. “Ma tu la compreresti?” la risposta sarebbe indubbiamente “Sì”, a meno di non disporre di cifre quasi doppie per togliersi uno sfizio con proposte più sofisticate e blasonate.

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