L’importatore Italiano Italy2Volt ci ha dato l’opportunità di provare uno dei pochi maxiscooter elettrici al momento disponibili nel nostro paese. Stiamo parlando del Jonway MJS-E Sport, un modello a tutti gli effetti paragonabile a uno scooterone da 250/300 cc. caratterizzato però dall’essere 100% elettrico. Rispetto ai tradizionali modelli endotermici offre all’incirca le medesime prestazioni (si superano i 130 Km/h), un’autonomia reale che oscilla tra 105 e i 155 Km con una carica completa e un buon confort. Purtroppo come tutti i motocicli elettrici a causa di una falla abissale nel nostro codice della strada non ancora risolta non può circolare in autostrada; in compenso permette di spostarsi velocemente anche su strade extraurbane con un costo veramente contenuto (circa 1,60 euro per una ricarica completa).
Estetica piacevole
Esteticamente l’MJS-E Sport propone una linea piacevole e moderna, anche se non particolarmente originale. Ricorda infatti moltissimo altri scooter di grande successo e se da un lato questa somiglianza lo penalizza un pochino, dall’altro cela perfettamente il grande pacco batterie in quanto le linee sono in tutto e per tutto simili a uno scooter tradizionale. Anche il motore sulla ruota posteriore è ben integrato, e si apprezzano il bel codino e i fari full led di serie che caratterizzano soprattutto il frontale, dove spicca anche il parabrezza sportivo color fumé.
La sella è molto comoda anche per il passeggero e solo nella parte frontale è un po’ troppo larga. Chi è sotto al metro e settantacinque devo posizionarsi proprio in punta per toccare con entrambi i piedi. Siccome il pacco batterie e posizionato anteriormente, sotto la sella c’è tanto spazio a disposizione; noi abbiamo risposto facilmente accanto al cavo di ricarica la borsa di un laptop con schermo da 17 pollici, la tuta antipioggia e altri oggetti.
Dietro lo scudo anteriore troviamo la presa USB e due vani protetti da serratura. Uno ospita l’attacco per il cavo della corrente e l’altro è sufficientemente capiente per riporre telefono, guanti, portafoglio e oggetti similari. Il quadro strumenti è molto semplice e si vede chiaramente che è un prodotto progettato per scooter endotermici adattato per l’utilizzo su un mezzo elettrico. La carica della batteria a 10 tacche è infatti riportata dove solitamente c’è l’indicazione della temperatura dell’acqua e il contagiri viene usato per indicare la potenza istantanea erogata dal motore. Per il resto troviamo tachimetro, contachilometri totale e parziale, indicatore della modalità di guida impostata e un piccolo display centrale per le spie di servizio.
Comodo il telecomando che permette di accendere e spegnere lo scooter senza inserire le chiavi nel blocchetto. La qualità costruttiva è tutto sommato buona, ma siamo ancora lontani da quella offerta dai produttori giapponesi. Qualche dettaglio è decisamente migliorabile, come le chiusure dei vari sportellini e le plastiche dall’aspetto un po’ cheap. Durante la nostra prova non abbiamo però riscontrato alcun problema e anche passando su buche e pavè gli scricchiolii sono assolutamente nella norma. Sullo sconnesso le sospensioni vanno un po’ in crisi, cosa comune anche a scooter più blasonati, in compenso la sella ben imbottita ovvia in larga parte ammortizzando i colpi che arrivano alla schiena di pilota e passeggero.
Motore potente, ma difficile da controllare
Il pezzo forte del Jonway MJS-E Sport è indubbiamente il propulsore elettrico integrato nella ruota posteriore, molto potente e in grado di raggiungere in scioltezza i 130 Km/orari. È abbinato a una batteria da 72V 85Ah posta in un vano metallico posizionato anteriormente, che assicura un’autonomia tra i 105 e i 155 Km.
Una ricarica completa richiede circa 6 ore utilizzando una normale presa domestica da 220 Volt. Tre le modalità di guida disponibili: Eco, Standard e Power. La prima è molto poco utilizzabile, se non per muoversi in emergenza quando il livello delle batterie scende troppo, perché la velocità massima è limitata a 40 Km/h e l’accelerazione è veramente scarsa, tanto che si fatica persino a salire la rampa dei box sotterranei.
La modalità standard è invece adatta a qualsiasi utilizzo e permette di raggiungere agevolmente i 90 Km/h garantendo un ottimo spunto e una buona accelerazione, sia da fermo sia in ripresa. Garantisce anche un’ottima autonomia. Noi abbiamo fatto 70 Km da Milano alla Valle Brembana, affrontando anche 10 Km di strade in salita con un dislivello di circa 500 metri e abbiamo consumato poco più di 5 tacche su 10 senza lesinare in alcun modo sul gas. La modalità Power è veramente potente e l’accelerazione è bruciante. Il vero problema che abbiamo purtroppo riscontrato sia in modalità Standard che in Power è l’eccessivo effetto On/Off che rende la guida molto faticosa e difficile, specialmente per chi non ha molta esperienza. Soprattutto in curva e sul bagnato occorre fare molta attenzione perché alla prima apertura del gas non succede nulla e poi la potenza arriva tutta di colpo con lo scooter che schizza in avanti. Per questo è fondamentale tenere sempre un dito sul freno. Un vero peccato, perché con un’elettronica più a punto l’MJS-E sarebbe veramente un prodotto molto versatile per un utilizzo sia cittadino sia extraurbano.
Alle tre modalità già citate si aggiunge la disponibilità di un pulsante Boost, che se premuto permette di avere una dose di potenza addizionale per circa 20 secondi, utile per esempio per affrontare un sorpasso improvviso. Il Boot può essere utilizzato 1 volta ogni 90 secondi.
Alla guida
l’MJS-E Sport offre una buona protezione dall’aria ed essendo estremamente silenzioso (molto più di altri modelli provati) è veramente un piacere usarlo per le gite in campagna o al lago. I 200 Kg si sentono soprattutto da fermo, ma anche nella guida si percepiscono soprattutto sull’anteriore dove grava il peso delle batterie. Per questo motivo l’MJS-E è meno maneggevole e reattivo rispetto a uno scooter tradizionale di pari dimensioni. Per fortuna nelle manovre da fermo viene in aiuto la retromarcia fornita di serie, inseribile premendo il pulsante sul blocchetto destro.
Sulle prime occorre prenderci la mano per imparare a capire le reazioni dello scooter (specialmente la tendenza ad allargare le traiettorie) dopodiché diventa quasi naturale e si impara a sfruttarlo a fondo, potendo contare su un’ottima stabilità anche in piega. Il feeling varia molto a seconda della mappatura impostata e a parte le già citate problematiche dovute all’effetto on/off ci si trova a guidare “quasi” come uno scooter endotermico, apprezzando moltissimo l’estrema silenziosità che aumenta il piacere di guida.
Chiaramente il consumo della batteria varia tanto a seconda della mappatura impiegata, dalle strade che percorrete, dalla temperatura esterna e anche dal peso di pilota ed eventuale passeggero. In città, con mappa ECO, si possono superare tranquillamente i 150 km di autonomia prima di restare a secco, mentre usando la mappa 2 e ogni tanto la tre su strade extraurbane riusciamo a percorre all’incirca 100/110 km. Diciamo che il weekend al mare è ancora complicato, ma per gite a corto raggio o per gli spostamenti casa lavoro l’autonomia è più che buona.
Conclusioni
Il Jonway MJS-E Sport supera il nostro test con una promozione con “debito”, per usare un gergo scolastico, perché per migliorare sicurezza e fruibilità è necessario ridurre l’effetto On/Off nelle modalità più performanti. Per il resto è uno scooterone comodo soprattutto per i trasferimenti urbani ed extraurbani casa-lavoro, dove permette di risparmiare parecchio sul carburante senza essere troppo penalizzato dalla differenza di prezzo iniziale grazie agli ecoincentivi attualmente in vigore, che abbassano il prezzo di acquisto da 7.450 euro a 5.618.
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